Dieta e vino: vanno d’accordo?

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Qualsiasi regime alimentare sia stato consigliato dal proprio nutrizionista prevede una sola regola fondamentale: quella di non bere alcol.

Spesso, però, si vorrebbe cedere alla tentazione e poter bere un buon calice di vino. È possibile?

Per comprendere meglio la correlazione tra dieta e alcolici, è importante distinguere tra superalcolici, che devono necessariamente essere proibiti dal regime alimentare quotidiano, e il vino, sui cui spesso si scontrano numerosi nutrizionisti.

Le proprietà antiossidanti del vino

È fuori discussione, infatti, che il vino contenga alcune proprietà benefiche dovute dalle sue sostanze antiossidanti. I polifenoli contenuti, come dimostrato da diversi studi clinici sull’argomento, permettono di ridurre alcuni rischi cardiovascolari e di sviluppare tumori o disturbi neurodegenerativi.

Ma come coniugare le proprietà del vino durante una dieta dimagrante? La cosa più importante è tenere sotto controllo le dosi: ogni grammo di alcol fornisce infatti sole 7 calorie, che, tra l’altro, si depositano immediatamente sotto forma di grassi di riserva.

Motivo per il quale un bicchiere di vino al giorno, preferibilmente rosso, può essere consumato anche durante il periodo della dieta.

Pro e contro del vino durante la dieta

Prima di sorseggiare felici il proprio calice di vino rosso, però, bisognerà tenere presenti altri fattori. Come diffuso nell’immaginario comune, il vino permette di riscaldarsi: nulla di più sbagliato. Appena superato l’iniziale momento di calore i vasi sanguigni più profondi vengono raffreddati velocemente e possono causare dei disturbi.

L’alcol, dopotutto, rallenta la digestione e provoca una parziale disidratazione che può e deve essere contrastata bevendo una grande quantità di acqua che permette di eliminare tutte le tossine attraverso l’urina.

Questi effetti ‘indesiderati’, però, non annullano le proprietà benefiche che sono state descritte prima. Un bicchiere di vino al giorno, quindi, qualora non si possa proprio farne a meno, può essere inserito, purché si preferiscano quelli secchi che, oltre ad avere una limitata gradazione alcolica, consentono una rapida eliminazione delle tossine, contrastando la sensazione di gonfiore addominale.

L’azione del glicerolo e del mesoinositolo, inoltre, riducono la comparsa della cellulite dovuta al cattivo funzionamento dei processi menzionati.

Sì dunque a un buon calice durante la dieta, purché con moderazione.




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